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Associazione di Promozione Sociale

Il Cerchio di Donne

Modena, inverno 2012.

Siamo in otto e siamo tutte sedute in cerchio.

Alcune di noi si conosco già, altre impareranno a farlo nei mesi successivi. 

Ognuna porta con se domande, intenzioni, aspettative e desideri.

Oggi siamo il “Cerchio di Donne – In viaggio con l’Ostetrica”, un associazione di promozione sociale nata, creata e cullata dalle menti di otto giovani ostetriche.

Dallo slancio della nostra attuale presidente Chiara Serafini e della Vice presidente Sara Corradini si é andato creando un gruppo con un unico scopo, ed ha cominciato a strutturarsi per raggiungerlo.

Tutto ha cominciato a prendere forma quasi da solo.

Probabilmente l'idea di creare qualcosa di diverso, per le ostetriche e le donne, era già nelle nostre menti, si trattava solo di dargli forma, e a piccoli passi questa idea si é concretizzata. 

 

La grande ricchezza è che ognuna di noi porta la propria unicità, abbiamo storie diverse ed esperienze parallele in realtà differenti che ci aiutano ad avere più punti di vista e maggiori possibilità di variare l’offerta al pubblico.

Molte delle attività che svolgiamo si fondano sulla condivisione, sicuramente il più importante é il Cerchio di Donne, un evento in cui le donne possono incontrarsi, riscoprirsi e compiere un piccolo viaggio verse stesse attraverso l'esperienza e la riscoperta del gioco degli archetipi femminili.  

Il nome era scelto.

Cerchio di Donne è perfetto, ci caratterizza e allo stesso tempo racchiude in se tutta la condivisione e il senso di appartenenza al gruppo che vogliamo, a nostra volta, trasmettere.

L'idea di fondo é quella della esperienza condivisa a tutto tondo che ci riporta alla scoperta, ma forse bisognerebbe dire alla riscoperta, di quel passato che é in realtà estremamente attuale su tematiche come la maternità e la genitorialità, la donna e il mondo femminile e per finire il bambino.

Abbiamo creato un luogo nuovo, in cui gli operatori del settore possono condividere i loro saperi, metterli a disposizione di altri operatori e a loro volta arricchirsi di nuove conoscenze e uno spazio dove poter esprimere la propria creatività, ma anche un luogo in cui semplicemente raccontare ed ascoltare esperienze e quindi essere coinvolgente per le famiglie, le future famiglie ma anche zii e nonni e tutti coloro che avranno qualcosa da raccontarci.

Le Fondatrici

Chiara, 27,

Modena

Le ragioni sono diverse e molteplici. Ma la principale è per il desiderio che le ostetriche diventino sempre più visibili a livello sociale diventando veramente un punto di riferimento per le donne in tutto l'arco della loro vita. Attraverso il suo operato, l'ostetrica, favorisce la salute fisica , psichica ed emotiva della donna e del bambino. Per ottenere questo è necessario un'integrazione tra le ostetriche dell'ospedale e del territorio, un'integrazione tra competenze scientifiche ed empiriche, un'integrazione tra ciò che desideriamo per le donne e quello che facciamo per realizzarlo.

Sara C, 29, 

Reggio Emilia

L'idea dell'associazione  nata perche ho sentito in me e nelle colleghe, compagne, amiche un fuoco dentro. In prima persona ho vissuto e sto vivendo la forza della trasformazione che mi ha dato l'essere ostetrica e riscoprire la potenza del femminile. Per questo ho percepito il bisogno di creare uno spazio per dare sfogo alla voglia di mettere dei tasselli che possono essere di empowerment sia per le donne che per le ostetriche, attraverso la condivisione, l'informazione per una scelta consapevole, l'accettazione e l'autorizzazione ad essere quello che si è.

Silvia, 25,

Modena

Desiderare, pensare, creare, vivere e far parte dell’associazione per me è stata ad un certo punto una necessità. E’ offrire e offrirmi una possibilità diversa di incontro con il sapere ostetrico, con le colleghe di ogni sorta, con le mamme e le famiglie. Ma aiuta a tornare alle radici e alle motivazioni del mio lavoro, mi aiuta a sentirmi più completa, ad avere una finestra “altra” sul mio lavoro che non sia l’ospedale, mi permette di confrontarmi (e scontrarmi) con altre colleghe e di non sentirmi sola…mi fa da rete. Mi piace pensare che possa essere un modo per arrivare ad altre donne, anche vicine, come le amiche, che altrimenti non si porrebbero certe domande, non aprirebbero mai un certo “file” della loro vita; mi piace pensare ad un luogo dove, anche attraverso lo scambio di sapere, di esperienza, si comincia a creare qualche risposta, qualche cosa che fa per te.

Ho deciso di aderire al progetto di creazione dell’associazione Cerchio di Donne perché credo nella necessità storica e culturale di creare una rete di professioniste ostetriche tale da porre le basi per un sapere comune e condiviso in grado di fornire alla donna, in tutte le sue fasi di vita, strumenti utili per una crescita personale e informazioni necessarie per scelte consapevoli prive dei condizionamenti sociali dettati dalla visione prettamente maschile della nostra realtà odierna.

Cristina, 29

Sassuolo

Da sempre sento di dover mediare tra le "esigenze" della struttura e i bisogni REALI delle donne, coppie e bambini......decisamente frustrante!

L'associazione mi da la possibilità di essere l'ostetrica che sono senza compromessi, mi da la possibilità di poter dare Informazione affinché le donne e le coppie possano riflettere su cosa può essere il meglio per loro stessi prima che altri si sentano di poter decidere per loro!

Gaia, 29

Sassuolo

Sara B, 29

Sassuolo

Quando mi è stato proposto di creare assieme ad altre ostetriche questa associazione mi sono trovata in difficoltà avendo paura di non essere all’altezza del compito che mi veniva richiesto e di non essere in grado di gestire in termini di tempo ed energie sia il lavoro in ospedale che quello in associazione. Ma è bastato partecipare alla prima riunione per avere le idee chiare e per decidere di buttarmi in questa nuova avventura. Ho infatti trovato un gruppo di giovani ostetriche vivace e stimolante con tanta volontà ed entusiasmo. Finalmente ho avuto la possibilità di veder realizzato quello che da tanto tempo, assieme ad alcune mie colleghe, sognavamo nel nostro ambiente di lavoro: un nuovo modo di prendersi cura della donna in tutte le tappe della sua vita attraverso uno sguardo rispettoso e di creare un’occasione di incontro, di condivisione e di crescita per le ostetriche. Con la speranza di valorizzare sempre più il rapporto donna-ostetrica e di dare la giusta visibilità sociale alla nostra figura professionale quale promotrice di salute.

Ilaria, 27

Mantova

Credo che, soprattutto in questi tempi, ci sia sempre più bisogno di unione e condivisione, valori che nella nostra società si stanno perdendo. Le donne sono le prime a risentire di questa perdita di valori ma, più si caricano sulle spalle un lavoro, la casa e i figli da gestire, meno possono privarsi di un riferimento fondamentale come quello delle “sorelle di sangue”, cioè delle altre donne. L’importanza della condivisione è il motivo che mi ha portato a credere fermamente nel progetto che ho intrapreso e che mi ha concesso occasioni di scambio e condivisione, in cui mettere in circolo le conoscenze e i propri saperi, anche per quel che riguarda lo scambio tra noi ostetriche.

Alice, 29

Modena

Quello che abbiamo creato è, come l’ho definito raccontandolo ad una amica, “una boccata di ossigeno”. Non ho riflettuto sulla risposta quando mi è stato chiesto se avevo voglia di partecipare, perche semplicemente l’unica risposta possibile era “Si”. Ho finalmente avuto la possibilità di crescere, di approfondire ciò che la scuola non insegna e di scoprire che anche la mia esperienza aveva un peso. Ho la possibilità di essere me stessa, con le mie lacune che non vedo l’ora di colmare e con i miei punti di forza che sono lieta di condividere. Mi piace pensare che quello che facciamo in questa associazione apra dei varchi, crei delle brecce nelle donne e nelle colleghe dalle quali vedere le cose in un'altra ottica. 

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